MINERVA
Il suo tempio più antico è sul colle Aventino. Esso era il centro delle corporazioni di mestiere, in particolare, dalla fine del III secolo a.C., di quella di scrittori e attori. Un altro tempio risalente al IV secolo, sul colle Esquilino, è dedicato a Minerva medica, protettrice della medicina.
A lei è dedicata una festività detta "Quinquatria" che i Romani celebrano attorno alla metà di Marzo. Ovidio afferma che i "Quinquatria" duravano cinque giorni (dal 19 Marzo al 23), da cui il nome. È però possibile che solo il primo giorno fosse il Quinquatria vero e proprio, e che i successivi quattro fossero stati aggiunti successivamente, probabilmente all'epoca di Gaio Giulio Cesare, con lo scopo di divertire il popolo: infatti, mentre il primo giorno era proibito versare sangue, nei successivi quattro venivano organizzati giochi gladiatorii. Questa interpretazione è avvalorata dal fatto che nei calendari più antichi solo un giorno è dedicato a questa festività.
L'ellenizzazione della figura di Minerva e la sua interpretazione come Pallade Atena nei secoli III e II a.C. fecero sì che progressivamente ella ne assimilasse i diversi miti e tutte le prerogative, fra cui quella di protettrice della città (custos urbis) e di guida intelligente delle azioni di guerra.
ATENA
Atena era la divinità greca, figlia di Zeus e della sua prima moglie Metide, dea della saggezza, della sapienza, della tessitura, dell'artigianato e delle più nobili arti della guerra, nonchè sacra protettrice della città di Atene. Ella era già nota ai micenei, poichè proprio il suo nome (atana potinja = pòtnia Athène <<A. Signora>>) sembra attestato già da una tavoletta di Cnosso. A lei erano associati animali come il serpente, la civetta e altri uccelli. Era una dea molto amata e venerata dal popolo greco; essa aiutava solo chi combatteva con l'astuzia (Metis) propria di personaggi come Odisseo.
L'inno ad Afrodite <<omerico>> la dichiara inventrice del carro da guerra e l'iconografia la raffigura per lo più con l' "egida", uno scudo ricavato, secondo una tradizione, dalla pelle del gigante Pallante, secondo un'altra tradizione da quella di una capra mostruosa e adornato dei serpenti del capo di una Gorgone.
Ad Atene erano inoltre attribuite l'invenzione dei più vari strumenti artigianali (il tornio del vasaio, la squadra del carpentiere, la spola per filare, l'imbrigliatura dei cavalli) e la costruzione della prima nave. Essa era quindi la protettrice non solo dei mestieri femminili, ma anche di quelli maschili: ad esempio, ad Atene si celebravano in suo onore le Calcee, le <<feste dei fabbri>> (da chalkèus <<fabbro>>).
Era conosciuta come Athena Parthenos (la vergine Atena); da questo appellativo deriva il nome del più famoso tempio a lei dedicato; il Partenone sull'acropoli di Atene.
Informazioni tratte da:
Elaborato da Linda Rimoldi e Sara Colognese.
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