- Enaiat parte da Nava, suo paese di origine. E’ una piccola provincia del distretto di Ghazni, in Afghanistan; nella città sono frequentissimi casi di bombardamenti a danno della gente locale, seminazione di mine e di altri ordigni sulle strade (principalmente ad opera dei talebani), sparatorie, attentati terroristici di qualsiasi tipo, specie a carico di occidentali, e nelle infrastrutture alla periferia.
“Il
mio paese era fatto benissimo. Non era tecnologico, non c’era
energia elettrica. Per fare luce usavamo le lampade a petrolio. Ma
c’erano le mele. Io vedevo la frutta che nasceva […] le stelle.
Tantissime. La luna. “
- Dopo la madre lo porta a Quetta, un importante centro agricolo del Pakistan, circondato da alte colline e montagne su tutti i lati, che ne fanno un forte naturale (da qui il nome Quetta che significa appunto "forte"). La vicinanza con la frontiera afghana ne fa un centro nevralgico per le comunicazioni ed i commerci tra Pakistan ed Afghanistan.
- Il ragazzo passa diverso tempo in Iran, sostando a Kerman e poi vivendo a Qom ed Esfahan.
Qom
è
il centro amministrativo dell’ omonima regione ed è attraversato
dal fiume Qom .
“Una
città importante ,Qom, tra Esfahan e Teheran, luogo sacro per i
musulmani sciiti, perché ospita la tomba di Fatima al-Masuma”.
Esfahan
è ben nota per le bellezze architettoniche e per i suoi giardini
pubblici.
“Mi
hanno detto che è bellissima. Ho cercato delle foto su internet, una
volta. Ne ho trovate molte della piazza intitolata all’ Imam
Khomeyni, delle moschea dello sceicco Lotf Allah, e del ponte
Siosepol […] ci sono le rovine di Bam. La cittadella è la più
grande struttura in mattoni del mondo.”
- Dopo varie peregrinazioni, Enaiat arriva ad Istanbul , una megalopoli situata nel nord-ovest della Turchia. La città, divisa dal Bosforo, si estende sia in Europa che in Asia risultando l'unica metropoli al mondo appartenente a due continenti. Istanbul è considerata una città globale .
- In seguito decide di andare in Grecia . dopo aver soggiornato a Mitilene , “E’ una città grande,Mitilene, popolata, con tanti turisti e negozi e macchine”. Per diverso tempo vive ad Atene, una metropoli cosmopolita ed è il centro economico, finanziario, industriale e culturale della Grecia, “[…] c’era un grande parco, tantissima gente e un concerto, un concerto nel parco, in quel parco che si chiamava Dikastirion, se ben ricordo”
- Dopo aver attraversato Venezia e Roma, viene adottato da una famiglia a Torino.
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