04 aprile 2014

STORIA GRECA: LE GUERRE PERSIANE (499 - 479 a.C.)


Oplita greco e soldato persiano raffigurati su un antico kylix greco.

La rivolta delle città ioniche.
L’Impero persiano aveva sottoposto le libere città greche della Ionia a pesanti tributi (tasse), le obbligava a prestare servizio militare e limitava le attività commerciali.
Nel 499 le città ioniche, sotto la guida del tiranno di Mileto, Aristagora, si ribellarono all’impero persiano e conquistarono la città di Sardi, l’antica capitale del regno di Lidia, che era divenuta sede del satrapo persiano.
I Persiani risposero con violenza ; la flotta fenicia, al servizio dei persiani sconfisse quella greca di Mileto, l’esercito assediò la città, che fu distrutta e i suoi abitanti vennero venduti come schiavi (494 a.C.)
La prima guerra persiana.
Dario intanto progettava di sottomettere le città della Grecia, in primo luogo Atene.
La spedizione persiana, a cui partecipava anche Ippia, il figlio di Pisistrato che era fuggito da Atene e si era rifugiato presso i Persiani, sbarcò in Eubea e conquistò la citta di Eretreia, poi si diresse verso l’Attica e si accampò a nord di Atene a Maratona.
L’esercito di opliti ateniesi guidati dallo stratega Milziade sconfissero l’esercito persiano (490 a.C.)
Erodoto (la principale fonte storica di questi eventi) nelle Storie  racconta che i persiani morirono in 6.400, mentre tra le fila dell’esercito ateniese ci furono 192 morti.
A questa battaglia è legato l’episodio di un soldato ateniese Fidippide che corse per i quarantadue chilometri che separano Maratona da Atene per annunciare la vittoria e morì appena arrivato. È in suo ricordo che nei giochi olimpici moderni si corre la gara della maratona, il cui nome deriva dal luogo dell’antica battaglia.
La vittoria ateniese suscitò stupore e ammirazione, l’esercito di una piccola città greca aveva sconfitto l’esercito del grande impero persiano.
Il re persiano Dario non si arrese e organizzò una nuova spedizione , ma morì prima di poter portare a termine il suo progetto.

Mappa delle guerre persiane

La seconda guerra persiana.
A lui successe il figlio Serse che riprese i preparativi del padre e si pose a capo di una spedizione militare nel 480.
Ad Atene si sono formati due partiti : uno capeggiato da Aristide che è favorevole a un accordo con i persiani e l’altro, capeggiato da Temistocle che invece voleva sconfiggere i persiani definitivamente.
Temistocle fece ostracizzare il nemico e fece costruire una flotta di triremi per fronteggiare la flotta persiana.
La trireme era una novità tecnologica da poco tempo inventata, era lunga e sottile, la prua era curva con un rostro, una punta, di bronzo, per speronare le altre navi.
Temistocle fece costruire circa 200 triremi, la flotta di Samo che allora era la più grande di quelle greche ne aveva solo 40.
Olympias ricostruzione di una antica trireme

Dopo la guerra Atene grazie alla sua flotta divenne la prima potenza commerciale del Mar Egeo.
A remare sulle triremi vennero chiamati i teti, gli ateniesi più poveri, che così ebbero un ruolo importante nella difesa della città.
Come aveva già fatto nel corso della prima guerra Atene si alleò con Sparta, che aveva un esercito forte e ben allenato, e altre città greche (vedi mappa).
La sconfitta delle Termopili (480) e le vittorie di Salamina (480), Platea e Micale (479).

Nel 480 l’esercito persiano attraversò il Bosforo, mentre una grande flotta costeggiava la costa greca.
Trecento opliti spartani capeggiati da Leonida si schierarono a nord dell’Attica alle Termopili per bloccare l’esercito persiano.
Leonida e gli opliti spartani resistettero due giorni agli attacchi persiani, al terzo però vennero sconfitti e morirono tutti, tranne due uomini che si erano allontanati.
I Persiani scesero lungo l’Attica verso Atene, la popolazione ateniese venne fatta evacuare sull’isola di Salamina, antistante il porto del Pireo. Serse attaccò Atene e la mise a fuoco.
E quando la flotta persiana si dispose ad attaccare quella ateniese Temistocle accettò lo scontro. Nello stretto tratto di mare tra la costa del Pireo e l’isola  di Salamina le agili triremi ateniesi ebbero la meglio e la flotta persiana fu distrutta ; l’invasione persiana fu fermata.
Serse tornò in Asia, lasciando il Grecia l’esercito al comando di Mardonio. Seguirono due battaglie entrambe vinte dai greci.
Nel 479 a Platea l’esercito greco comandato da Pausania, generale spartano, sconfisse i persiani, lo stesso Mardonio morì in battaglia. A Micale sulla costa ionica la flotta ateniese sconfisse ancora una volta quella persiana.
I Persiani abbandonarono le coste dell’Asia e le città greche della Ionia riconquistarono la loro libertà.
La battaglia di Imera (480) in Sicilia le città greche sconfiggono i Cartaginesi.

Nello stesso periodo delle guerre persiane le città greche della Sicilia combatterono e sconfissero i Cartaginesi nella battaglia di Imera sulla costa settentrionali dell’isola.


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