Il Dio Luperco |
Luperco
è un antico dio latino, era considerato una divinità pastorale
invocata a protezione della fertilità ed era identificato con il
lupo sacro a Marte. Il santuario a lui dedicato era il Lupercale, che
si trovava sulle pendici nord-occidentali del Palatino. In questo
luogo Faustolo avrebbe trovato i gemelli Romolo e Remo allattati da
una lupa. I suoi sacerdoti si chiamavano anch’essi Luperci ed erano
divisi in due sodalizi: i Luperci Quintili e i Luperci Fabiani. I
Fabiani provengono dalla gente dei Fabi, antichissima
gente patrizia romana che faceva risalire a Ercole le sue origini. I
12 sacerdoti preposti al culto del dio Luperco
appartennero
sempre ai Fabî e ai Quintilî. Dal 485 al 479a. C. è registrato nei
fasti per sette anni di seguito un console Fabio; poi, per 11 anni,
il nome dei Fabi scompare dai fasti; nel 477 nella battaglia del
Cremera sarebbe stata distrutta tutta la gente, ad eccezione di un
fanciullo,Q.
Fabio Vibulano.
Rulliano,
l'eroe delle
guerre sannitiche, è il primo grande Fabio dei tempi storici. Dal
suo stesso ramo discese Q. Fabio Massimo,
il
Temporeggiatore. In età imperiale i Fabi occuparono ancora posti di
rilievo nella vita politica. La gens Quintilia era una famiglia patrizia Romana, risalente al primo periodo della storia romana. Nonostante la sua grande antichità non ha mai avuto una grande importanza storica anche se tra i suoi componenti erano presenti numerosi pretori e magistrati. Secondo la leggenda, quando Romolo e Remo dovettero decidere il capo della nuova città i Quintili si schierarono con Romolo e i Fabi con Remo. In
onore di Luperco il 15 febbraio si celebravano le Feste lupercali di
purificazione: prima si immolavano capri e un cane, poi due giovani
Luperci, con la fronte bagnata del sangue dei capri e vestiti delle
pelli degli animali sacrificati, correvano attorno al Palatino
colpendo le donne con strisce della stessa pelle.
IL
LUPERCALE
Nel
2007 l'archeologa italiana Irene Iacopi annunciò che aveva
probabilmente trovato la
leggendaria grotta sotto le rovine del
palazzo di Augusto sul Palatino. Gli archeologi hanno rinvenuto
questa cavità ad una profondità di 15 metri durante i lavori di
restauro del palazzo. La volta della grotta è adornata di mosaici
colorati e di conchiglie. Il centro della volta è decorato con
un'aquila bianca, che è il simbolo del principato di Augusto. Gli
archeologi sono ancora alla ricerca dell'entrata della grotta, sotto
il Palatino, nei pressi del palazzo di Augusto.La grotta, situata
presso le mura del palazzo di Aurelio, tra il Tempio di Apollo
Palatino e la Basilica di Sant'Anastasia al Palatino, all'altezza del
Circo Massimo, si trova a 16 metri di profondità, e finora è stata
solo esplorata da una telecamera sonda, la quale ha mostrato una
struttura di 9 metri di altezza per 7,5 di diametro, con le pareti
decorate a mosaici e al centro l'aquila augustea. Alcuni colleghi dell'archeologa hanno condiviso l'identificazione di questa grotta con
il lupercale, altri invece hanno espresso parere diverso.
Il Lupercale |
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