02 novembre 2014

ECOLOGIA PAESAGGIO CLIMA


Paul Gauguin Paesaggio di Hiva Oa Isole Marchesi Oceano Pacifico, 1903
L'ecologia è una scienza naturale che studia le relazioni tra gli organismi viventi e il loro ambiente. Il nome è stato coniato dal biologo tedesco Ernst Haeckel nel 1866, in riferimento alla parola greca oikos=casa, per indicare l'insieme dei rapporti tra le specie e il loro ambiente. L'inizio reale del suo sviluppo come disciplina scientifica data però solo dalla fine del secolo (1895), e fino al 1960 circa essa è rimasta una branca specialistica, e di fatto marginale, della zoologia e della botanica. A partire da quella data l'ecologia ha rapidamente ampliato i suoi contenuti, sino a comprendere l'intera 'problematica ambientale', ed è divenuta oggetto di grande attenzione collettiva.
L'ecologia interessa le scienze sociali almeno sotto tre profili. In primo luogo, ad essa si è direttamente ed esplicitamente ispirata una vera e propria scuola sociologica, detta dell ''ecologia umana', fiorita all'Università di Chicago negli anni venti e trenta e continuata poi in vari modi fino ai nostri giorni, con diverse trasformazioni anche nel nome (ecologia urbana, ecologia sociale, scuola del complesso ecologico, ecologia umana sociologica, ecc.).
In secondo luogo, l'ecologia si è posta, a partire dagli anni venti, come uno dei possibili luoghi di convergenza tra le scienze della natura e quelle dell'uomo, e negli anni più recenti come una possibile super-scienza 'sintetica', 'architettonica', in grado di organizzare le conoscenze di una grande molteplicità di discipline, sia sociali che naturali, in un quadro teorico unitario, di grande respiro, 'olistico' e 'macroscopico', finalizzato alla comprensione della struttura e dei processi della biosfera o 'ecosistema globale'.
In terzo luogo, l'ecologia, proponendosi come scienza in grado di affrontare e risolvere alcuni dei più gravi e inquietanti problemi del nostro tempo, è divenuta oggetto di acuto interesse da parte di un pubblico sempre più largo. Da modesta e relativamente oscura disciplina accademica è divenuta corrente di pensiero, ideologia, movimento sociale (ecologismo, ambientalismo, ecologia politica) e istituzione pubblica (ministeri dell'ecologia e assessorati all'ecologia). Tale fenomeno sollecita l'attenzione di diverse branche della sociologia (dei fenomeni culturali, della politica, dei movimenti sociali, ecc.).
L’ecologia è dunque una scienza sia naturale sia sociale e i suoi studi sono interdisciplinari e hanno rapporti con discipline come: la storia , l'antropologia, la geografia umana, l'economia e così via.
L'ecologia umana
L’ecologia umana considera l’uomo come un animale più o meno adattato alle condizioni ambientali e come un elemento dell’equilibrio biologico tra gli esseri viventi.
Nel soddisfare i suoi bisogni l’uomo di adatta facilmente alla natura. L’adattamento dell’uomo alla natura è detto : diretto quando ad esempio si difende dal freddo con vestiti ; indiretto quando per esempio sostituisce alla vegetazione spontanea altre piante alimentari. L’uomo infatti attua nei confronti della natura un adattamento non passivo ma attivo, egli per mezzo della tecnica riesce ad adattare l’ambiente alle sue esigenze.
Ai nostri giorni sono pochissimi i luoghi che l’uomo non ha profondamente trasformato, l’uomo nella maggior parte del mondo ha sostituito all’antico equilibrio naturale un nuovo equilibrio biologico. Già nel 1964 dagli studi effettuati nell'ambito del Programma Biologico Internazionale (IBP Internazionale BiologicalProgram )risultò che era ormai difficile trovare ambienti ed ecosistemi non alterati, in misura più o meno profonda, dalle attività dell'uomo.

Il paesaggio
Chiamiamo paesaggio il luogo in cui funziona un ecosistema. L’ecosistema è l’insieme delle interazioni degli organismi viventi e dei loro rapporti con gli elementi non viventi ; esempi di ecosistemi sono : la foresta pluviale, la barriera corallina.
Il paesaggio e i suoi ecosistemi formano un insieme complesso e dinamico.
Tra uomo e paesaggio è corretto parlare di influenze più che di cause determinanti.

Il clima
La principale influenza che il paesaggio esercita sull’uomo è quella esercitata dal clima, che agisce direttamente sull’organismo umano e sulla vegetazione.
Il clima è il complesso delle condizioni meteorologiche derivanti dagli elementi del clima: temperatura atmosferica, umidità, pressione atmosferica, venti, precipitazioni, che caratterizzano una località o una regione nel corso dell’anno, mediato su un lungo periodo di tempo. Si distingue dal tempo (in senso meteorologico), che è una combinazione solo momentanea degli elementi medesimi. Più rigorosamente, si definisce il clima come la descrizione statistica in termini dei valori medi e della variabilità delle quantità rilevanti dei citati elementi del clima in un periodo di tempo che va dai mesi alle migliaia o ai milioni di anni. Secondo la definizione dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, il periodo di media classico è di 30 anni.
I valori degli elementi del clima sono determinati, o quanto meno influenzati, dai fattori del clima, distinti in fattori cosmici (movimenti e forma della Terra) e geografici (latitudine, altitudine, distanza dal mare, orientamento delle masse continentali e dei sistemi montuosi, correnti marine, azione umana).
L’uomo può vivere sotto climi molto diversi grazie alle caratteristiche del suo organismo.
Si chiama acclimatazione la capacità di adattamento a un clima diverso da quello originario che riguarda non il singolo individuo ma interi gruppi e non per un breve periodo ma per più generazioni.
Distinguiamo tra climi umani e climi inumani.
Climi umani sono quelli con almeno una stagione umida (climi temperati e monsonici) cioè favorevoli alle coltivazioni di cui gli uomini hanno bisogno, sono quelli nel cui ambito vivono i due terzi dell’umanità. Sono climi inumani quello glaciale e quello desertico inadatti alle colture e quindi al popolamento. Tra gli elementi del clima ha importanza massima ai fini agricoli la combinazione del calore e dell’umidità.
Sebbene i fenomeni fondamentali del clima sfuggano al dominio dell’uomo, su scala limitata è possibile modificare qualche aspetto locale del microclima, soprattutto in rapporto alle esigenze agricole, le serre, l’uso di candelotti fumogeni contro le brinate, gli spari in quota per rompere le nubi temporalesche e scongiurare le grandinate sono esempi di alcune delle tecniche messe in atto dall’uomo per addomesticare il clima.

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